lunedì 26 dicembre 2011

Ti amo, oh citazione.

inoltre, quale sarebbe la "vita vera"...? contrapposta a quella virtuale...?
per me "reale" è soltanto ciò che accade nella mia testa... (cit.)

venerdì 23 dicembre 2011

La depressione è quasi rincuorante

A me era cominciata in Giappone. La vita era una continua corsa, piena di doveri. Ogni rapporto era difficile, contorto. Non avevo – o credevo di non avere- mai un momento in cui tirare il fiato; mai un attimo in cui non mi sentissi in colpa per qualcos’altro che avrei dovuto fare. Mi alzavo la mattina e mi pareva d’avere sulle spalle il fardello del mondo; c’erano giorni in cui il solo vedere il pacco di quotidiani sotto la porta di casa mi faceva venire il groppo in gola.
Ovviamente il Giappone in sé, con la sua società tutta in una camicia di forza, con la sua gente sempre a recitare una parte e mai naturale, era opprimente. Ma io pagavo anche il prezzo di questo strano mestiere di giornalista . Si è sempre là dove c’è un qualche dramma e non si può assistere per anni, impunemente, a rivoluzioni fallite, delitti irrisolti, speranze deluse, problemi senza soluzione. Vietnam, Cambogia, Tien An Men: sempre cadaveri, gente che scappa e, lentamente, a convinzione che niente serve a niente e che il momento della giustizia non arriverà mai. Alla fine anche le parole, usate e riusate per descrivere sempre le stesse situazioni, gli stessi massacri, le facce dei morti e i pianti dei sopravvissuti mi parevano aver perso ogni loro significato. Tutte mi suonavano ormai come cocci rotti.
In quelle condizioni era naturale essere depresso, come è normale che lo sia per chiunque abbia ancora un’idea di quel che la vita potrebbe essere e non è. La depressione diventa un diritto, quando uno si guarda attorno e non vede niente o nessuno che lo ispiri, quando il mondo sembra scivolare via in una gora d’ottusità e di grettezza materialista. Non ci sono più ideali, non ci sono più fedi, non ci sono più sogni. Non c’è più niente di grande in cui credere; non un maestro a cui rifarsi.
Raramente l’umanità è stata, come in questi tempi, priva di figure portanti, di personaggi luce. Dov’è un grande filosofo, un grande pittore, un grande scrittore, un grande scultore? I pochi che vengono in mente sono soprattutto fenomeni di pubblicità, e di marketing.
La politica, più di ogni altro settore della società, specie quella occidentale, è in mano ai mediocri, grazie proprio alla democrazia, divenuta ormai un’aberrazione dell’idea originale quando si trattava di votare se andare o no in guerra contro Sparta e poi… di andarci davvero, andarci di persona, magari a morire. Oggi, per i più, democrazia vuol dire andare ogni quattro o cinque anni a mettere una croce su un pezzo di carta ed eleggere qualcuno che, proprio perché deve piacere a tanti, ha necessariamente da essere medio, mediocre e banale come sono sempre le maggioranze. Se mai ci fosse una persona eccezionale, qualcuno con delle idee fuori dal comune, con un qualche progetto che non fosse quello di imbonire tutti promettendo felicità, quel qualcuno non verrebbe mai eletto. Il voto dei più non lo avrebbe mai.
E l’arte, quella scorciatoia alla percezione di grandezza? Anche lei non aiuta più la gente a capire l’essenza delle cose. La musica sembra ormai fatta per arrivare alle orecchie, non all’anima; la pittura è spesso un’offesa agli occhi; la letteratura, anche lei, è sempre più dominata dalle leggi del “mercato”. E chi legge più la poesia? Il suo valore esaltante è stato dimenticato! Eppure una poesia può accendere nel petto un calore, forte come quello dell’amore. Una poesia, meglio di tutti i whiskey, meglio del Valium e del Prozac potrebbe “tirare su”, sollevare l’animo, perché alza il punto di vista da cui guardare il mondo. Quando ci si sente soli ci sarebbe da trovare più compagnia nel leggere dei bei versi che nell’accendere la televisione.
Angela dice che, se dovesse eliminare una delle invenzioni di questo secolo, ancora prima della bomba atomica, eliminerebbe la televisione. Non ha tutti i torti. La televisione riduce la nostra capacità di concentrazione, ottunde le nostre passioni, ci impedisce di riflettere, imponendosi come il più importante – quasi il solo – veicolo di conoscenza. Eppure nessuna verità è più falsa di quella della televisione che, per sua necessità, trasforma ogni avvenimento, ogni emozione in uno spettacolo, con il risultato che nessuno riesce più a commuoversi o a indignarsi per qualcosa. Attraverso la televisione abbiamo immagazzinato milioni di informazioni, ma siamo diventati moralmente ignoranti. La televisione distrae, fa passare il tempo! Ma è davvero quel che vogliamo?
Più ci si guarda attorno, più ci si rende conto che il nostro modo di vivere si fa sempre più insensato. Tutti corrono, ma verso dove? Perché? Molti sentono che questo correre non ci si addice e ci fa perdere tanti vecchi piaceri. Ma chi ha ormai il coraggio di dire: “Fermi! Cambiamo strada”? Eppure, se fossimo spersi in una foresta o in un deserto, ci daremmo da fare per cercare una via d’uscita! Perché non far lo stesso con questo benedetto progresso che ci allunga la vita, ci rende più ricchi, più sani, più belli, ma in fondo ci fa anche sempre meno felici?
Non c’è da meravigliarsi che la depressione sia diventata un male tanto comune. È quasi rincuorante. È un segno che dentro la gente resta un desiderio d’umanità.
Alla fine di cinque anni a Tokyo, sempre in mezzo ai suoni, ai rumori della folla, mi sentivo addosso come un veleno e decisi che dovevo curarmi. (…) La natura, la straordinaria natura, mi dette una mano e mi rimise in sesto.


da "Un indovino mi disse", Tiziano Terzani, 1995.

venerdì 9 dicembre 2011

mercoledì 23 novembre 2011

La setlist che esigo a Luglio 2012.

1. Give Up The Ghost
2. Reckoner
3. 15 Step
4. Feral
5. Morning Mr. Magpie
6. The Gloaming
7. Little By Little
8. Airbag
9. Bodysnatchers
10. Just
11. The Tourist
12. Weird Fishes
13. How To Disappear Completely
14. House Of Cards
15. Lotus Flower
16. Staircase
17. Separator


ENCORE 1:
18. Dollars And Cents
19. Codex
20. Videotape
21. Paranoid Android
22. The Daily Mail


ENCORE 2:

23. Kid A
24. Bloom
25. Pyramid Song


55% razionale, 45% di cuore e di pancia.


The King Of Limbs: 8 pezzi su 8
In Rainbows: 6 pezzi su 10
HTTT: 1 su 14
Amnesiac: 2 su 11
Kid A: 2 su 10
Ok Computer: 3 su 12
The Bends: 1 su 12

lunedì 21 novembre 2011

TEN-spiracy.

Pare che io sia arrivato con colpevole ritardo a leggere il marasma di discussioni che sta impazzando riguardo "In Rainbows" e la sua struttura sui forum di fan e sui newsgroup dei Radiohead in giro per la rete.

In Rainbows contiene delle sequenze numerolologiche che potrebbero farci campare due puntate di Roberto Giacobbo. No, non stanno arrivando gli alieni e non sta per finire la vita nell'universo, ma se Thom Yorke ha davvero pensato e organizzato tutto, nonchè aspettato 10 anni per imbastire tutta sta roba, è un pazzo furioso! E i fan che hanno scoperto ste robe sono peggio di lui!

I fatti.

Punto 1) The Golden Ratio. Il cosiddetto Golden Ratio ve lo studiate su Wikipedia ( http://en.wikipedia.org/wiki/Golden_ratio ) e tutte le sue implicazioni nella storia dell'arte... Per un breve riassunto. Equivale al rapporto, stilisticamente considerato perfetto e dunque "aureo", della natura alla suddivisione in terzi. Le proporzioni umane e naturali tendono sempre alla suddivisione in terzi, dunque gli artisti hanno sempre cercato di mantenere le proporzioni geometriche nelle loro produzioni. Ancora oggi in fotografia e in cinematografia è molto in auge la teoria dei terzi nella composizione delle inquadrature, ovvero suddividendo idealmente in tre parti in senso sia verticale che orizzontale liquadratura ad intervalli regolari, e facendo in modo di porre le parti rilevanti dell'immagine da mettere in risalto propio tra le intersezioni tra le rette che siddividono idealmente l'immagine.

In soldoni, ai due terzi di un'opera è consigliabile porre un accento o un dettaglio che inconsciamente susciti l'attenzione del pubblico. Orbene. I Radiohead hanno di frequente utilizzato questo espediente svariate volte in varie canzoni. Analizziamo "Paranoid Android" da "Ok Computer" (1997). Sui due terzi del brano, dopo un cambio di tempo e un breve momento di pausa riprende il cantato con le parole "Rain down, rain down, come on rain down on me...ecc".
Tali espedienti si possono ritrovare con una certa frequenza in molte canzoni dei Radiohead, ma anche di altri gruppi.

Guardando al nuovo album "In Rainbows" si verifica un fatto particolare. Durante la traccia numero 7 "Reckoner", al minuto 2:50 il coretto di sottofondo, prima inintellegibile, inizia a pronnunciare parole comprensibili, ovvero "in rain, In rain, in rain, rain, rain, in rainbows". L'inizio della frase corrisponde esattamente al numero aureo dei due terzi dell'album se considerato nella sua interezza, mentre le parole "In Rainbows" corrispondono al numero aureo tenendo presente la durata del brano considerato.
Raffinatezza doppia: numero aureo dell'album e del brano insieme. Certo, ma non finsice qui.

Punto 2) Codice binario, numeri e date. Nei mesi precedenti il lancio di "In Rainbows" sui siti ufficiali o "ombra" dei Radiohead uscivano strani messaggi, in cui compariva di frequente la X... La X è ovviamente anche scrittura romana di 10. Il ripetersi di continue ed eccessive X nei messaggi "spia" lanciati dalla band poteva dunque alludere a sequenze tipo "101010101010"...
Codice binario.
Considerando che il titolo di pre-produzione di OK Computer era "Zero and One", 01 in cifre, si comincia ad intravedere qualcosa di interessante no?. Dobbiamo poi considerare che In Rainbows era previsto da tutti per il 2008. Poi, la mattina del primo ottobre ( ovvero 01/10 in cifre) sul sito della band compare l'annuncio che annunciava il rilascio online dell'album per il 10 del mese stesso.
Il 10 ricorre parecchie volte nel discorso quando si parla di "In Rainbows". Dall'uscita del mitco "OK Computer" a quella di "In Rainbows" sono passati 10 anni. Entrambi i titoli dei dischi sono composti da 10 lettere, "In Rainbows" è composto da 10 tracce. In Rainbows è stato fatto uscire intenzionalmente il 10/10/07, mentre è noto che Ok Computer sia stato volontariamente terminato di registrare nel gennaio 1997 ( 01/97)...

Punto 3) Il Codice Radiohead. L'idea è venuta a qualcuno in giro sui forum radioheaddari. "Ma vuoi vedere che..." In Rainbows altro non è che il seguito ideale di Ok Computer? Vi sono anzitutto vari riferimenti tra i testi dei due album, tra Aribag, prima traccia di OK computer, e Videotape, ultima traccia di In Rainbows ad esempio. inoltre "15 steps" prima traccia di In Radiohead ha nel'incipit le 'emblemtiche rige "How come I end up where I started, How come I end up where I went wrong, Won't take my eyes off the ball again" che pare essere un chiaro riferimento al ritorno alla musica "suonata" del periodo Ok Computer, sia un rifermento al periodo elettronico appena passato, che nelle prime note acide di 15 Step sembra essere ancora in corso.Infine, il proposito di non perdere più la bussola, quindi In Rainbows che al tempo stesso continua, chiude e apre tre cicli diversi della carriera dei Radiohead. Non dimentichiamo infine che "Hail to the Thief" era composto da esattamente 14 tracce e "15 Steps" è la quindicesima canzone pubblicata ufficialmente dai Radiohead dopo Kid A e Amnesiac. Come a dire dunque qui inizia, qui finisce e qui rinnego "Hail to the Thief".
Infine come abbiamo visto prima, al numero aureo di "Paranoid Android" si sentiva la frase "rain down, rain down, come on rain down on me", mentre al numero aureo di Reckoner si distingue nascosto in sottofondo "in rain, in rain, rain, in rainbows", come a sugellare un passaggio cronologico netto.
E' noto in ultimo che molte tracce di In Rainbows sono state pensate e ideate originariamente nel periodo Ok Computer, ma poi mai portate a termine, e fatte comparire davanti ai fans soltanto come oscuri esperimenti durante i concerti della band.
La struttura di Ok Computer è composta da 12 tracce. Quindi a prima vista non vi è il ritorno ancora del numero 10 ossessivo in In Rainbows. Ma attenzione. La traccia numero 5 di Ok Computer è "Karma Police", la canzone forse più nota e sputtanata dei Radiohead, e amko modesto avviso una delle più brutte in assoluto. Karma Police rispetto al contesto dell'album sembra quasi dissonante, distaccata. Subito dopo Karma Police c'è "Fritter Happier", una soprta di pausa strumentale di due minuti in cui una voce robotica pronuncia frasi senza senso logico apparente accompagnata da un piano. Si può dire che queste due traccie dividano quasi perfettamente in due parti Ok Computer.

Ora, sui forum è iniziata a spuntare fuori una fantomatica playlist denominata "0110" dove lo 01 indica chiaramente Ok Computer e il 10 In Rainbows... Thom Yorke è un avido consocitore dell'informatica, e ricorrono spesso allusioni e riferimenti negli album, nei testi, nelle copertine e nelle illustrazioni a tematiche informatiche. Il titolo stesso dell'album Kid A in codice esadecimale equivale a "Ragazzo 11", ovvero un esplicito riferimento alla clonazione (la celebre pecora Dolly aveva lo stesso nomignolo) e alla perdità dell'identità. E poi i riferimenti continui al codice binario nel libretto di OK computer, nei siti dei Radiohead, e via dicendo è troppo netto per non coglierlo.
La ricorrenza di 0 e 1 tra Ok Computer e In Rainbows ha suggerito l'idea ad alcuni fan di stendere la seguente scaletta:

1. Airbag (OK Computer)
2. 15 Step (In Rainbows)
3. Paranoid Android (OK Computer)
4. Bodysnatchers (In Rainbows)
5. Subterranean Homesick Alien (OK Computer)
6. Nude (In Rainbows)
7. Exit Music (for a Film) (OK Computer)
8. Weird Fishes/Arpeggi (In Rainbows)
9. Let Down (OK Computer)
10. All I Need (In Rainbows)
11. Karma Police (OK Computer)
12. Fitter Happier (OK Computer)
13. Faust Arp (In Rainbows)
14. Electioneering (OK Computer)
15. Reckoner (In Rainbows)
16. Climbing Up the Walls (OK Computer)
17. House of Cards (In Rainbows)
18. No Surprises (OK Computer)
19. Jigsaw Falling Into Place (In Rainbows)
20. Lucky (OK Computer)
21. Videotape (In Rainbows)
22. The Tourist (OK Computer)

L'autore ignoto di questa scaletta suggeriva di alternare le tracce di Ok Computer e In Rainbows fino alla quinta, poi di lasciare Karma Police e Fritter Happier al centro e proseguire nuovamente con l'alternanza, in modo da suddividere le 22 tracce complessive in 10+2+10 tracce. Il risultato dovrebbe essere una sequenza quasi perfetta e comprensibile di canzoni con un senso sostanzialmente omogeneo. Impostando un crossfade di 10 secondi tra le tracce il risultato sarebbe addirittura sconvolgente. Anche da un punto di vista armonico, le tonalità delle canzoni, per quanto variegate, generano un unico movimento coerente e mai dissonante. Ed effettivamente, stante la differenza di missaggio e di uso dell'elettronica, molto più etereo e carico di riverberi in OK Computer, mentre secco e asciutto on In Ranbows, quasi a rappresentare l'alternanza tra la "pioggia" e la "quiete dopo la tempesta", dopo un paio di ascolti effettivamente il mix funziona, e anche molto bene. I testi pare a volte che proseguano tra le canzoni stesse, e i ritmi e gli stili sono come raggruppati a blocchi coerenti.

Però, io so andato oltre. :)
Ho provato a togliere la sostanzialmente inutile "Fritter Happier" dalla scaletta, generando una sequenza 10+1+10, in cui l'alternanza tra 0 e 1 è perfetta (010101010ecc... come un codice binario) e in cui dunque è Karma Police che sancisce la metà esatta della scaletta stessa (così come rappresentava la metà di Ok Computer considerato singolarmente).
E sono andato a controllare il numero aureo di "Reckoner". Ebbene. Coincide con tutta la scaletta. Su un'ora, trentotto minuti e cinquantotto secondi, la frase "In Rainbows" nascosta in Reckoner coincide perfettamente al numero aureo dei due terzi della durata complessiva della scaletta "0110" così modificata da me.

Ora... se tutto questo sia voluto, se tutto questo sia un puro caso, se tutto questo sia una roba da matti furiosi nell'andarselo a studiare e spulciare, francamente non lo so, anzi me ne infischio.

A prescindere da tutte le teorie folli sui Radiohead, sui loro album e sui messaggi nascosti in essi, In Rainbows resta un grande disco, e OK computer un enorme capolavoro.

Buon ascolto a tutti, e se volete provare la scaletta "0110" rimuovendo "Fritter Happier" come da me suggerito, e impoistando una dissolvenza incrociata di 10 secondi tra i brani, mi farebbe piacere sapere se anche a voi sembra davevro tutto un grande disegno.

Una scaletta da non dimenticare (Milano, 18 giugno 2008)

01.Reckoner 
02.15 Step 
03.The National Anthem 
04.All I Need 
05.Nude 
06.Airbag 
07.The Gloaming 
08.Dollars And Cents 
09.Weird Fishes/Arpeggi 
10.Faust Arp 
11.How To Disappear Completely 
12.Jigsaw Falling Into Place 
13.A Wolf At The Door 
14.Videotape 
15.Everything In Its Right Place 
16.Idioteque 
17.Bodysnatchers 

Encore 1 
18.House Of Cards 
19.There There 
20.Bangers And Mash 
21.Just 
22.The Tourist 

Encore 2 
23.Go Slowly 
24.2+2=5 
25.Paranoid Android




Pablo Honey: 0 out of 12
The Bends: 1 out of 12
Ok Computer: 3 out of 12
Kid A: 4 out of 10
Amnesiac: 1 out of 11
HTTT: 4 out of 14
In Rainbows (2 CDs): 12 out of 18

martedì 15 novembre 2011

I'm having so much fun with this!

63. Separator (TKOL)
62. Go To Sleep (HTTT)
61. Karma Police (Ok Computer)
60. Sit Down, Stand Up (HTTT)
59. Treefingers (Kid A)
58. There There (HTTT)
57. A Wolf At The Door (HTTT)
56. Hunting Bears (Amnesiac)
55. Backdrifts (HTTT)
54. The Bends (The Bends)
53. Planet Telex (The Bends)
52. You (Pablo Honey)
51. Little By Little (TKOL)
50. Airbag (Ok Computer)
49. Myxomatosis (HTTT)
48. Nice Dream (The Bends)
47. Creep (Pablo Honey)
46. Feral (TKOL)
45. Faust Arp (In Rainbows)
44. Sail To The Moon (HTTT)
43. Pulk/Pull Revolving Doors (Amnesiac)
42. 2+2 = 5 (HTTT)
41. You And Whose Army (Amnesiac)
40. Knives Out (Amnesiac)
39. My Iron Lung (The Bends)
38. Exit Music [For A Film] (Ok Computer)
37. Codex (TKOL)
36. I Might Be Wrong (Amnesiac)
35. Street Spirit (The Bends)
34. Where I End and You Begin (HTTT)
33. Blow Out (Pablo Honey)
32. Just (The Bends)
31. Morning Bell/Amnesiac (Amnesiac)





30. Scatterbrain (HTTT)
29. Lotus Flower (TKOL)
28. Packt Like Sardines in a Crushd Tin Box (Amnesiac)
27. Subterranean Homesick Alien (Ok Computer)
26. Morning Bell (Kid A)
25. Motion Picture Soundtrack (Kid A)
24. Videotape (In Rainbows)
23. Reckoner (In Rainbows)
22. Climbing Up The Walls (Ok Computer)
21. Optimistic (Kid A)
20. House Of Cards (In Rainbows)
19. Morning Mr. Magpie (TKOL)
18. Fitter Happier (Ok Computer)
17. Everything In Its Right Place (Kid A)
16. Let Down (Ok Computer)
15. I Will (HTTT)
14. Like Spinning Plates (Amnesiac)
13. The National Anthem (Kid A)
12. Kid A (Kid A)
11. Bloom (TKOL)
10. The Gloaming (HTTT)
9. No Surprises (Ok Computer)
8. How To Disappear Completely (Kid A)
7. Life In A Glasshouse (Amnesiac)
6. Idioteque (Kid A)
5. We Suck Young Blood (HTTT)
4. In Limbo (Kid A)
3. Pyramid Song (Amnesiac)
2. Dollars & Cents (Amnesiac)
1. Paranoid Android (Ok Computer)



Pablo Honey: 3 out of 12.
The Bends: 6 out of 12.
Ok Computer: 9 out of 12. [6]
Kid A: 10 out of 10. [9]
Amnesiac: 11 out of 11. [5]
HTTT: 13 out of 14. [4]
In Rainbows: 4 out of 10. [3]
TKOL: 7 out of 8. [3]





63 out of 89.

lunedì 14 novembre 2011

Incipit recensione.

"Un lavoro in bilico tra la mania per i supporti fisici tradizionali in ambito musicale e la malinconia del protagonista scaturita dall'incedere frenetico della realtà metropolitana italiana..."

domenica 6 novembre 2011

My favourite rock albums of all time (so far).

90. Lula Côrtes & Zé Ramalho - Paêbirú
89. Syd Barrett - Barrett
88. Pixies - Bossanova
87. Chico Buarque - Construção
86. Pixies - Trompe Le Monde
85. The Verve - Urban Hymns
84. Smashing Pumpkins - Mellon Collie And The Infinite Sadness
83. The Beatles - Abbey Road
82. Air - Talkie Walkie
81. Einstürzende Neubauten - Kollaps
80. King Crimson - In The Court Of The Crimson King
79. Frank Zappa - Absolutely Free
78. Radiohead - Ok Computer
77. Banco Del Mutuo Soccorso - Io Sono Nato Libero
76. Thom Yorke - The Eraser
75. Radiohead - The King Of Limbs
74. Genesis - Nursery Cryme
73. Tool - Ænima
72. Banco Del Mutuo Soccorso - Banco Del Mutuo Soccorso
71. Fabrizio De Andrè - Crêuza de mä
70. Franco Battiato - Mondi Lontanissimi
69. Yes - Close To The Edge
68. Tool - Lateralus
67. Tim Buckley - Lorca
66. Nine Inch Nails - The Downward Spiral
65. Jesus Lizard - Goat
64. Rage Against The Machine - Rage Against The Machine
63. Portishead - Dummy
62. Sepultura - Roots
61. Melvins - Ozma
60. Isis - Panopticon
59. Mastodon - Leviathan
58. Pantera - Vulgar Display Of Power
57. Brian Eno - Music For Airports
56. Portishead - Portishead
55. Liars - Drum's Not Dead
54. Pixies - Doolittle
53. Led Zeppelin - Led Zeppelin IV
52. Syd Barrett - Madcap Laughs
51. The Doors - Strange Days
50. Manic Street Preachers - The Holy Bible
49. Tom Waits - Rain Dogs
48. Stars Of The Lid - The Tired Sounds Of Stars Of The Lid
47. Tom Waits - Swordfishtrombones
46. Bauhaus - In The Flat Field
45. Tomahawk - Mit Gas
44. ANBB - Mimikry
43. Tomahawk - Tomahawk
42. Popol Vuh - In Den Gaerten Pharaos
41. Ash Ra Tempel - Schwingungen
40. Pantera - The Great Southern Trendkill
39. Thin Lizzy - Jailbreak
38. Steppenwolf - The Second
37. Tim Buckley - Happy Sad
36. Led Zeppelin - Led Zeppelin I
35. The Stooges - The Stooges
34. Alice In Chains - Dirt
33. My Bloody Valentine - Loveless
32. Smashing Pumpkins - Siamese Dream
31. Nine Inch Nails - The Fragile
30. Pink Floyd - The Dark Side Of The Moon
29. CCCP - Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi del conseguimento della maggiore età
28. Pink Floyd - Ummagumma
27. Joy Division - Unknown Pleasures
26. King Crimson - Red
25. Genesis - Selling England By The Pound
24. The Doors - The Doors
23. The Velvet Underground - The Velvet Underground And Nico
22. Faith No More - Angel Dust
21. Radiohead - Hail To The Thief
20. The Velvet Underground - White Light/White Heat
19. Minutemen - Double Nickels On The Dime
18. The Doors - The Doors
17. Brian Eno - Another Green World
16. Jeff Buckley - Grace
15. Depeche Mode - Ultra
14. Soundgarden - Superunknown
13. Suicide - Suicide
12. Radiohead - Amnesiac
11. Radiohead - Kid A
10. Portishead - Third
09. Pink Floyd - The Piper At The Gates Of Dawn
08. Slint - Spiderland
07. Pixies - Surfer Rosa
06. Mr. Bungle - California
05. Banco Del Mutuo Soccorso - Darwin!
04. Einstürzende Neubauten - Zeichnungen des Patienten O. T.
03. Mr. Bungle - Mr. Bungle
02. Fantomas - Delirivm Cordia
01. Mr. Bungle - Disco Volante

La Creazione (F di Prima).

E nel Creato, creando
T’incontrai, sentir
fra i flutti, sentii
cantar le acque
e M'incendiai di
tale canto, e
nell’incanto
di ciò che sento
provai a richiamar
attorno un gran variare
di tale armonia
che Mi riempisse
di gioia d’amare
di vita Mia creata
e di sostanza
che agisce, nella vita.
Creato il Mio Creato
Io Mi ebbi, ciò
Che Mi fossi e ciò
Che sempre seppi.
Quantunque questo
Oblia la tua coscienza
Di tal bellezza
Puoi vedere i frutti

lunedì 31 ottobre 2011

Il fior di loto e il sesso tra gli Egizi.

Austeri. Proiettati verso l'aldilà. Impegnati nel culto dei morti più che dei vivi. E' stata questa, per secoli, l'immagine che ci è stata tramandata degli Egizi.
Ma recenti studi dell'eros degli Egizi rivelano un lato inedito della loro società.
Di tutt'altro tenore.
A dimostrarlo è un documento eccezionale, conservato al Museo Egizio di Torino.
Un lungo papiro illustrato del XII secolo a.C., da poco esposto al pubblico, probabilmente commissionato da un militare d'alto rango appassionato di "fumetti pornografici".
Il papiro mostra, senza alcun imbarazzo, alcune situazioni erotiche.

Una di queste è l'incontro tra una cortigiana e un contadino in una casa di piacere dell'antico Egitto.
Lei indossa solo una parrucca e un fiore di loto tra i capelli, lui è calvo, in là con gli anni, completamente nudo.
Le loro acrobazie sessuali sono degne del kamasutra e lasciano pensare che il sesso non fosse proprio un tabù: anzi.
Per gli Egizi il sesso era l'atto più naturale del mondo conferma l'egittologo Francesco Tiradritti, dell'istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Era un popolo pragmatico, realista e amante della vita.

Le donne dell'epoca erano libere, potevano gestire eredità e divorziare, avevano garanzie, diritti e un sereno rapporto con l'eros.
La prova migliore?
L'espressione comunemente impiegata per pronunciare inviti d'amore:"Vieni, passiamo un'ora felice".
Da dove nasce allora l'equivoco?
Sono state trovate più tombe che insediamenti - chiarisce Tiradritti - e le rare immagini esplicite di atti sessuali, che si limitano ad alcuni "ostraka" (cocci incisi) e statuette a carattere osceno, non sono state esposte, per pudore, al pubblico dei musei.

Ma il papiro di Torino è più realistico di quanto si pensi.
La donna egizia si preparava agli incontri erotici non spogliandosi, come avviene oggi, ma indossando una parrucca elaborata e cospargendosi i capelli e le parti intime di unguenti e grassi profumati.
Ignorata e censurata per anni, la componente erotica degli Egizi si rivela - secondo i moderni egittologi - un formidabile campo d'indagine.
E riserva continue sorprese.

Come l'ipotesi, recente, secondo cui all'epoca dei faraoni fosse già diffuso lo striptease: la prima immagine sarebbe stata trovata all'interno della tomba di uno scriba vissuto al tempo di Thutmosi IV (1397-1387 a.C.), poi nelle tombe private tebane e persino nel tempio di Luxor.
Secondo gli egittologi, non esisteva alcun tabù verso la nudità e, spesso, le donne erano nude o indossavano abiti trasparenti.
Da Deir el-Medina, dove è stato scoperto il papiro satirico-erotico, provengono "ostraka" con figure sensuali di femmine nude, musiciste distese sul letto con grandi parrucche, ballerine vestite soltanto di tatuaggi.

Ed è il papiro Chester Beatty I a rivelare il tipo erotico femminile degli Egizi: pelle perfetta e luminosa, occhi seducenti quando guarda, labbra dolci quando parla. Collo sottile,corpo splendente,capelli color lapislazzuli.
Altri graffiti pornografici, a Deir el-Bahari, nei pressi della Valle dei Re e a Uadi Hammamat, si sono spinti oltre e rivelano aspetti a luci rosse.
Come la posizione sessuale preferita dagli Egizi: quella da tergo.

Strabiliante, sempre secondo gli egittologi, la portata delle conoscenze degli Egizi in fatto di contraccezione.
Preservativi, spermicidi, diaframmi non erano un segreto neanche all'ombra delle piramidi.
Se a Creta, ai tempi del mitico re Minosse (intorno al 3000 a.C.), ci si proteggeva già dalle malattie veneree indossando vesciche di pesce prima del rapporto sessuale, gli Egizi utilizzavano anche intestini di animali, oliati e profumati e "cappucci" di lino ricamato. Ma non solo.

Il papiro medico Ebers (del 1550 a.C. circa) descrive il primo spermicida della storia associato a un contraccetivo femminile a "barriera": un tampone di lana imbevuto di miele, succo di dattero e petali di acacia. Il segreto? La fermentazione dell'acacia, che producendo acido lattico creava un ambiente sfavorevole alla mobilità degli spermatozoi. Dalle rovine del tempio di Karnak, per molti secoli sede di una famosa scuola medica, è emerso un reperto ancora più prezioso: un oggetto di pietra bianca e tondeggiante, per forma e dimensioni molto simile ai moderni diaframmi.

Per piacere a ogni costo, rivelano gli studi, non si disdegnavano neanche pozioni a base di erbe ritenute stimolanti sessuali.
Valeva soprattutto per la lattuga, la pianta sacra del dio della fertilità Min e la cipolla, talmente "potente" da essere vietata a quei sacerdoti che avevano fatto voto di castità, perché non fossero indotti in tentazione. Effetti largamente attribuiti anche al finocchio, allo zenzero, al melograno e al giglio d'acqua, all'occorrenza anche narcotico.
Mentre le ricette "afrodisiache" più comuni erano a base di vino al coriandolo e ravanelli mischiati al miele.

La sfrenata sensualità degli Egizi si estendeva persino nell'aldilà.
Trascorrere la vita in allegria con donne, danze e musica era considerato, nel mondo egizio, un bisogno talmente importante ed essenziale da non potere essere negato neppure ai morti.
Per questo si depositavano nelle tombe addirittura "concubine del defunto", figurine femminili di terracotta, scambiate erroneamente per bambole, con grandi parrucche, tatuaggi nelle zone sessuali e, spesso, accompagnamento di liuti e tamburi.

L'espressione del migliore augurio possibile: svegliarsi dopo la morte e dimostrarsi ancora fertile.
Un'interpretazione non contraddetta dalla presenza di figurine di bambini.
Per gli Egizi, la maternità era proprio questo: la fase conclusiva dell'amore.
Nel campo dei comportamenti sessuali, nell'antico Egitto erano pochi i divieti, i peccati capitali.
L'idea che si praticassero perversioni come la pedofilia, l'attrazione sessuale per i cadaveri e per gli animali è frutto di interpretazioni errate di storie mitologiche o non sufficientemente dimostrate.

Mentre l'adulterio e il fornicare con persone sposate erano puniti severamente, come dimostrano alcuni documenti giuridici che risalgono al Nuovo Regno (1543-1078 a.C.).
Per le donne (se venivano colte in flagrante; altrimenti potevano scagionarsi da tale accusa giurando la propria innocenza) l'adulterio significava perdere tutti i diritti patrimoniali acquisiti con il matrimonio e pene severe, dai lavori forzati al taglio del naso e delle orecchie.
La loro libertà sessuale terminava lì.

Ma anche l'adulterio maschile era punito: la moglie tradita poteva chiedere il divorzio e ottenere un indennizzo dal marito infedele, il quale - secondo lo storico Diodoro Siculo - rischiava addirittura l'evirazione.
Aggiungo che a quel tempo le femmine si sposavano verso i 13 anni, i maschi intorno ai 15.

L'altro tabù, come risulta dal capitolo 125 del "Libro dei morti", era l'omosessualità.
Ma al riguardo vi erano cattivi esempi anche ai massimi livelli: il faraone Pepi II (VI dinastia) pare avesse una tresca con il suo generale Sisene.

sabato 29 ottobre 2011

About 2011's Rock Music.

Mia classifica provvisoria circa i lavori musicali del 2011.

Podio:

1) Unmade Bed - Mornaite Muntide


2) Radiohead - The King Of Limbs


3) Fratelli Calafuria - Musica Rovinata

Dischi stupendi in ordine sparso:

4) Aucan - Black Rainbow
5) James Blake - James Blake
6) Battles - Gloss Drop
7) Primus - Green Naugahyde
8) John Zorn - A Dreamers Christmas
9) Opeth - Heritage
10) Bjork - Biophilia


Altri:

11) Wilco - The Whole Love
12) Verdena - WOW
13) Antlers - Burst Apart
14) Elbow - Build A Rocket Boys!
15) The Strokes - Angles
16) Kasabian - Velociraptor!
17) The Horrors - Skying
18) Red Hot Chili Peppers - I'm With You
19) Metallica & Lou Reed - Lulu
20) Mastodon - The Hunter
21) Foo Fighters - Wasting Light
22) Noel Gallagher's High Flying Birds - Noel Gallagher's High Flying Birds
23) Coldplay - Mylo Xyloto


Mancano: 24) Bon Iver, 25) Neon indian, 26) St. Vincent, 27) Com Truise, 28) altri quattro di John Zorn, 29) Feist, 30) Korn, 31) Beastie Boys, 32) PJ Harvey, 33) Tom Waits, 34) Quintorigo, 35) Unexpect, 36) Mogwai, 37) One Dimensional Man, 38) Cut Copy, 39) Bud Spencer Blues Explosion, 40) Beach Boys - The Smile Sessions, 41) Zen Circus, 42) Bugo, 43) Vari LP ed EP dei Flaming Lips (pezzo da 6 ore e quello da 24 ore), 44) David Lynch, 45) Puscifer, 46) Arctic Monkeys, 47) Modeselektor, 48) Trucebaldazzi, 49) Lenny Kravitz, 50) Sigur Rós (Inni), 51) Atlas Sound - Parallax, 52) Giorgio Canali - Rojo, 53) Colin Stetson, 54) Anna Calvi, 55) Weeknd, 56) Low, 57) Mike Patton - the-solitude-of-prime-numbers-music-from-the-film-and-inspired-by-the-book, 58) REM, 59) Other Lives, 60) Matana Roberts, 61) Connan Mockasin, 62) Toro Y Moi, 63) Vetiver, 64) Apparat



& much more.

venerdì 28 ottobre 2011

Ciposa.

Frank Zappa, Captain Beefheart, Mr. Bungle, John Zorn, Secret Chiefs 3, Elio e Le Storie Tese, ZU, Fratelli Calafuria.

mercoledì 26 ottobre 2011

Altri furti.

Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica.
-Friedrich Nietzsche-

Questo è il mio pesciolino numero seicentoquarantuno in una vita costellata di pesciolini rossi. I miei genitori mi comprarono il primo per insegnarmi cosa significasse prendersi cura di una creatura vivente del Signore. Seicentoquaranta pesci dopo, l'unica cosa che ho imparato è che tutto quello che ami morirà.
- Chuck Palahniuk -

Io mi dico è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati.
-F. De André-

L'amore è una forma di pregiudizio. Si ama quello di cui si ha bisogno, quello che ci fa star bene, quello che ci fa comodo. Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.
-Charles Bukowski-

Ecco la mia storia, in parole semplici. Ti prego di non chiedermela più. Te l'ho detta per darti un avvertimento. Ho subito un danno. Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere.
-Josephine Hart-

Tu saresti capace di piantare tutto e ricominciare la vita da capo? Di scegliere una cosa, una cosa sola e di essere fedele a quella, riuscire a farla diventare la ragione della tua vita, una cosa che raccolga tutto, che diventi tutto proprio perché è la tua fedeltà che la fa diventare infinita, saresti capace?
- Federico Fellini-

Forse è impossibile non essere belli, quando si è felici.
-David Grossman-

La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore.
-Voltaire-

Però non è solo colpa mia. E’ che ho qualcosa di freddo nel carattere. Sono io la prima a dirlo.
- Haruki Murakami -

Mes bras sont rompus pour avoir étreint des nuées.
- Charles Baudelaire -

Happiness in intelligent people is the rarest thing I know.
- Ernest Hemingway -

"Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana."

giovedì 13 ottobre 2011

Osho Again and Again.

“…L’'amore vero non è una ricerca per cauterizzare l’isolamento. Il vero amore è trasformare l’isolamento in solitudine, aiutare l’altro, se lo ami, a essere solo. Tu non sei il completamento; non cerchi, in un modo o nell’altro, di completare l’amato con la tua presenza. Niente affatto: lo aiuti a essere solo, a essere così pieno del proprio essere da non trasformare te in un bisogno…”
“… Coloro che si amano sono soli e chi ti ama veramente non distruggerà mai la tua solitudine, ma la rispetterà completamente perché è sacra, non interferirà con essa, non devasterà quello spazio….”
“… L’amore lascia posto alla libertà; non solo le lascia posto, la rafforza. Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano. Ogni volta che vedi il tuo amore in conflitto con la tua libertà, significa che stai facendo qualcos’altro in nome dell’amore.
Fa in modo che questo sia il tuo criterio; l’amore ti dà la libertà, ti rende libero, ti affranca e quando sarai completamente te stesso, proverai gratitudine per la persona che ti ha aiutato. Quella gratitudine ha qualcosa di religioso, senti nell’altra persona qualcosa di divino. Lui o lei ti hanno reso libero e l’amore non si è trasformato in possessività…”.

Remember it, green.

"Fantômas."
"What did you say?"
"I said: Fantômas."
"And what does that mean?"
"Nothing... And everything!"
"But what is it?"
"Nobody... And yet, it is somebody!"
"And what does that somebody do?"
"Spreads terror!"

("Fantômas"- Chapter 1)

venerdì 7 ottobre 2011

Jeff Buckley said...

Everybody knows what it's like to create an artistic moment. If you've spent a night making love, you know exactly what it means to strip your ego, where you are there expressing yourself, wordlessly, collaborating on a moment that has an energy about it that is, completely inspirational in a way you can never imagine.. That's the way art really is!

Tenco. #1

Secondo te cosa intendeva dire tenco con "Mi son innamorato da te perchè non avevo nulla da fare?"


"Tipo che
dovrei fare tante cose
ma non ne faccio nessuna perchè sono inutili e futili
non mi interessano
le uniche cose che mi interessano
son le cose che mi rendon vivo
come innamorarmi..."

Quale delle due?

Tante volte nella botte piccola c'è il vino buono, è vero. Ma è vero anche che la botte piccola contiene poco vino. Se tu riuscissi a trovare una botte grande contenente vino di altissima qualità (il che è quasi sempre un'eccezione), sceglieresti la botte grande, ne sono certo. Però la botte grande sarebbe così grande e conterrebbe così tanto vino buono da farti ubriacare fino al coma etilico. Dunque, in definitiva, tu quale scegli tra le due botti?

domenica 2 ottobre 2011

Aforismi vari.

Information is not knowledge. Knowledge is not wisdom. Wisdom is not truth. Truth is not beauty. Beauty is not love. Love is not music. Music is THE BEST! (Frank Vincent Zappa)


Bella esperienza vivere nel terrore, vero? In questo consiste essere uno schiavo !!! (Blade Runner - Leon [Brion Howard James] )


"The clown that painted a smile on you
Is now the one unmasking you..." (Carousel - Mr. Bungle)


"Coloro che smaniano per identificarsi in un cantante depresso e introverso sono completamente fuori strada. Thom Yorke è ribelle, coraggioso, libero: niente affatto malinconico e depressivo. E la stampa che ha giocato a ripetere il clichè in questione ha mentito e mistificato la realtà." (Radiohead. A Kid. - Gianfranco Franchi)


"La virtù morale è più preziosa della bellezza, ma un'anima sublime in un corpo sgraziato è derisa e misconosciuta." (Giacomo Leopardi)


"Tentare di defininire i Radiohead è come tentare di definire il proprio stato emotivo. Sono un fenomeno più emotivo che musicale, ti si insinuano sotto pelle, ed è per questo che molti li considerano, non a torto, sopravvalutati. Oltre la musica." (tale Suonoonous su debaser.it)


"La televisione è quella bestia insidiosa, quella Medusa in grado di paralizzare un miliardo di persone a occhi sbarrati ogni sera, quella sirena che canta, chiama e alletta promettendo così tanto e concedendo, in definitiva, così poco." [Ray Bradbury, Le auree mele del sole (1953)]


"Non dimenticate mai che solo i pesci morti nuotano con la corrente." (Malcolm Muggeridge)


"Sono diventato pazzo, con lunghi intervalli di orribile sanità mentale." (E.A. Poe)


La gente ha dimenticato che il cervello è la più vasta zona erogena. (Jackie Treehorn). La gente ha dimenticato che il cervello è il primo organo sessuale. (ulteriore cit.).


‎"Non ci meraviglieremo punto che gli italiani, la più vivace delle nazioni colte e la più sensibile e calda per natura, sia ora per assuefazione e per carattere acquisito la più morta, la più fredda, la più filosofa in pratica, la più circospetta, indifferente, insensibile, la più difficile ad essere mossa da cose illusorie, e molto meno governata dall'immaginazione neanche per un momento, la più ragionatrice nell'operare e nella condotta, la più priva affatto di immaginazione, di opere sentimentali e di romanzi e la più insensibile all'effetto di questi tali opere e generi (o proprie o straniere)." (Giacomo Leopardi)


“Il rock è anticonformista non perché inneggia a facili costumi o a comportamenti antisociali, ma perché sollecita un processo di autonomia intellettuale, aiutando a riflettere con la propria testa.” (Jim Morrison)


""Mi contraddico? Ebbene sì, mi contraddico. Sono spazioso, contengo moltitudini."
(W. Withman)


"Bugiardi dentro, fuori assassini. Vigliacchi in divisa. Generazione intere ingannate per sempre. A sangue freddo."
(Pierpaolo Capovilla)

"Io credo a tutto, fino a quando non viene smentito. Perciò credo ai folletti, alle leggende, ai draghi. Tutto esiste, anche nella tua mente. Chi lo dice che sogni e incubi non sono autentici quanto il mondo reale?" (John Winston Lennon)

"La nostra società è dominata da gente folle che persegue scopi malati. Penso che veniamo gestiti da fanatici con obbiettivi fanatici, ed è probabile che sarò io a essere considerato pazzo per quello che sto dicendo. E' questa la cosa folle."
(John Winston Lennon)


Sentite ve lo dico subito, ok, io non sono un tipo simpatico, la simpatia non è mai stata una priorità per me, e per essere chiari, questo non è un film per "Oh quanto mi sento bene". Se siete di quegli idioti che devono sentirsi bene, fatevi fare un massaggio ai piedi.
Ma qual'è il signficato di tutto?
Niente.
Zero.
Nulla.
Tutto finisce in niente.
Anche se non mancano gli idioti farfuglianti. Non parlo di me. Io una visione ce l'ho. Sto parlando di voi. Dei vostri amici. Dei vostri colleghi. Dei vostri giornali. Della TV.
Tutti molto felici di fare chiacchiere. Completamente disinformati.
Morale.
Scienza.
Religione.
Politica.
Sport.
Amore.
I vostri investimenti.
I vostri figli.
La salute.
Cazzo, se devo mangiare nove porzioni di frutta al giorno per vivere, non voglio vivere. Io detesto la frutta e la verdura. E i vostri omega 3. E i tapis roulant. E l'elettrocardiogramma. E la mammografia. E la risonanza pelvica. E, oh mio dio, la colonscopia. E con tutto ciò, arriva sempre il giorno incui vi ficcano in una scatola. E avanti con un'altra generazione di idioti, i quali vi diranno tutto sulla vita, e decideranno per voi quello che è appropriato. Mio padre si è suicidato perché i giornali del mattino lo deprimevano. E lo potete biasimare? Con l'orrore, la corruzione, l'ignoranza, e la povertà, i genocidi, e l'AIDS, e il riscaldamento globale, e il terrorismo, e quegli idioti dei valori della famiglia, e quei maniaci delle armi. L'orrore di Kurz alla fine di Cuore di Tenebra, l'orrore. E beato lui non distribuivano il Times nella giungla, se no l'avrebbe visto l'orrore. Che si può fare? Leggetevi qualche massacro nel Darfur o di uno scuolabus fatto esplodere, e attaccate oh mio dio l'orrore. Poi girate pagina e finite le vostre uova di galline ruspanti. Perché tanto che si può fare? Si è sopraffatti. Anch'io ho tentato di suicidarmi. Ovviamente non ha funzionato. Perché mai volete sentire queste cose? Voi avete già i vostri di problemi. Sono sicuro che siete ossessionati da un gran numero di tristi speranze e sogni, dalle vostre prevedibilmente insoddisfacenti vite amorose, dai vostri falliti affari, ah se solo avessi comprato quelle azioni, se solo avessi comprato quella casa anni fa, se solo c'avessi provato con quella donna, se questo, se quello, sapete una cosa, risparmiatemi i vostri avrei potuto avrei dovuto. Come mia madre diceva sempre se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carrozza. Mia madre le ruote non le aveva, aveva le vene varicose. Eppure, la signora ha partorito una mente brillante, mi hanno preso in considerazione per il Nobel per la fisica. Non l'ho ottenuto, però si sa, è tutta politica, come ogni altra finta onoreficenza. Detto tra noi? Non crediate che io sia amareggiato per qualche batosta personale. Per gli standard di una insensata e barbarica civiltà, sono stato piuttosto fortunato.

(Whatever Works - Boris Yelnikoff [Larry David])


Che tu creda di potere o di non potere... hai ragione.
(Henry Ford)

Questa non è una società, questa è una fottuta compravendita!
(Me medesimo sull'odierna società turbo-capitalistica)


Passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano.
(Charles Henry Bukowski)


Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici.
(Aldous Leonard Huxley)

L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
(Charles Henry Bukowski)

"Un uomo intelligente non si misura dalla quantità di libri letti, ma dalla quantità di concetti, compresi il tanto giusto per accrescere la capacità di dipendere solo dalla propria volontà."

sabato 1 ottobre 2011

Daverio #1.

"Sono arrivato in Italia nel '68 per frequentare la Bocconi, e come tutti in quegli anni non mi sono laureato anche perché, allora, alla Bocconi non ci si andava per laurearsi, ma per studiare"


Philippe Daverio

giovedì 29 settembre 2011

Il mio profilo valoriale.

Il tuo profilo valoriale secondo il modello di Schwartz

ATTENZIONE:
Questo non è il prodotto di uno strumento clinico;
il profilo generato è puramente indicativo ed è soggetto a variazione nel tempo.
Lo scopo del presente questionario è esclusivamente ludico.

I valori sono riferimenti ideali che guidano la vita di ogni persona, che indicano qualcosa verso cui l'attività umana può e deve dirigersi. Sono le convinzioni circa i modi ideali della condotta e rappresentano ciò che spinge a concepire qualcosa come socialmente o personalmente desiderabile (Rokeach, 1973). I valori sono da sempre oggetto di interesse della ricerca psicologica.

L'assunto di base del modello proposto da Schwartz riguarda la natura e le origini dei valori, che sono indicati come le rappresentazioni cognitive di tre tipi dì necessità umane universali: i bisogni di natura biologica dell'organismo, le richieste di natura sociale, necessarie al coordinamento degli scambi interpersonali, e gli obblighi socio-istituzionali, che garantiscono il bene comune e la sopravvivenza della società.







Legenda

AUTOAFFERMAZIONE: ricerca del successo personale e tendenza al predominio sui propri simili. Composto da:

POTERE: status sociale e prestigio, controllo delle risorse e dominanza sulle altre persone (È importante per lui/là essere a capo degli altri e dire loro cosa fare. Vuole che la gente faccia ciò che lui/lei dice).
SUCCESSO: raggiungimento del successo personale attraverso la dimostrazione della propria competenza, in accordo con gli standard sociali (Avere molto successo è importante per lui/lei. Gli/le piace fare colpo sugli altri).
EDONISMO: piacere personale o gratificazione dei sensi (Vuole veramente godersi la vita. Spassarsela è molto importante per ha/lei)."


AUTOTRASCENDENZA: accettazione degli altri e impegno per il loro benessere. Composto da:

UNIVERSALISMO: comprensione, tolleranza, rispetto e protezione del benessere di tutte le persone e della natura (Vuole che. tutti vengano trattati giustamente, anche le persone che non conosce. È importante per lui/lei proteggere i deboli della società).
BENEVOLENZA: mantenimento e miglioramento dei benessere delle persone con cui si è a diretto contatto (È molto importante per lui/lei aiutare le persone che ha intorno. Ambisce a prendersi cura del loro benessere).


APERTURA AL CAMBIAMENTO: enfatizzazione dell'indipendenza del proprio pensiero e delle proprie azioni. Composto da:

EDONISMO: vedi sopra.
STIMOLAZIONE: eccitazione, novità e sfide stimolanti (Gli/le piace rischiare. È sempre alla ricerca di awenture).
AUTODIREZIONE: azione e indipendenza di pensiero - scegliere, creare, esplorare (Pensa che sia importante interessarsi alle cose. Gli/le piace essere curioso/a e provare a capire ogni sorta di cose).


CONSERVATORISMO: preferenza per una remissiva autolimitazione, per l'osservanza delle pratiche dettate dalla tradizione e per la protezione della stabilità. Composto da:

TRADIZIONE: rispetto, commitment e accettazione delle usanze e delle idee che appartengono alle tradizione culturale o religiosa (Pensa sia meglio fare le cose in modo tradizionale. È importante per lui/lei osservare le usanze che ha imparato).
CONFORMISMO: contenimento di azioni, inclinazioni e impulsi suscettibili di disturbare o danneggiare gli altri e di violare aspettative o norme sociali (Crede che la gente dovrebbe fare ciò che gli viene detto. È convinto/a che le persone dovrebbero sempre seguire le regole, anche quando nessuno sta controllando).

Bellavista #2.

Bellavista #1.

sabato 24 settembre 2011

Tyler Durden Said...

"Omicidi, crimini, povertà, queste cose non mi spaventano.
Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con 500 canali, il nome di un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra, l'arredatrice, poche calorie, Marta Stewart.
Fanculo Marta Stewart."

martedì 20 settembre 2011

Whatever Works?

Sentite ve lo dico subito, ok, io non sono un tipo simpatico, la simpatia non è mai stata una priorità per me, e per essere chiari, questo non è un film per "Oh quanto mi sento bene". Se siete di quegli idioti che devono sentirsi bene, fatevi fare un massaggio ai piedi.
Ma qual'è il signficato di tutto?
Niente.
Zero.
Nulla.
Tutto finisce in niente.
Anche se non mancano gli idioti farfuglianti. Non parlo di me. Io una visione ce l'ho. Sto parlando di voi. Dei vostri amici. Dei vostri colleghi. Dei vostri giornali. Della TV.
Tutti molto felici di fare chiacchiere. Completamente disinformati.
Morale.
Scienza.
Religione.
Politica.
Sport.
Amore.
I vostri investimenti.
I vostri figli.
La salute.
Cazzo, se devo mangiare nove porzioni di frutta al giorno per vivere, non voglio vivere. Io detesto la frutta e la verdura. E i vostri omega 3. E i tapis roulant. E l'elettrocardiogramma. E la mammografia. E la risonanza pelvica. E, oh mio dio, la colonscopia. E con tutto ciò, arriva sempre il giorno incui vi ficcano in una scatola. E avanti con un'altra generazione di idioti, i quali vi diranno tutto sulla vita, e decideranno per voi quello che è appropriato. Mio padre si è suicidato perché i giornali del mattino lo deprimevano. E lo potete biasimare? Con l'orrore, la corruzione, l'ignoranza, e la povertà, i genocidi, e l'AIDS, e il riscaldamento globale, e il terrorismo, e quegli idioti dei valori della famiglia, e quei maniaci delle armi. L'orrore di Kurz alla fine di Cuore di Tenebra, l'orrore. E beato lui non distribuivano il Times nella giungla, se no l'avrebbe visto l'orrore. Che si può fare? Leggetevi qualche massacro nel Darfur o di uno scuolabus fatto esplodere, e attaccate oh mio dio l'orrore. Poi girate pagina e finite le vostre uova di galline ruspanti. Perché tanto che si può fare? Si è sopraffatti. Anch'io ho tentato di suicidarmi. Ovviamente non ha funzionato. Perché mai volete sentire queste cose? Voi avete già i vostri di problemi. Sono sicuro che siete ossessionati da un gran numero di tristi speranze e sogni, dalle vostre prevedibilmente insoddisfacenti vite amorose, dai vostri falliti affari, ah se solo avessi comprato quelle azioni, se solo avessi comprato quella casa anni fa, se solo c'avessi provato con quella donna, se questo, se quello, sapete una cosa, risparmiatemi i vostri avrei potuto avrei dovuto. Come mia madre diceva sempre se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carrozza. Mia madre le ruote non le aveva, aveva le vene varicose. Eppure, la signora ha partorito una mente brillante, mi hanno preso in considerazione per il Nobel per la fisica. Non l'ho ottenuto, però si sa, è tutta politica, come ogni altra finta onoreficenza. Detto tra noi? Non crediate che io sia amareggiato per qualche batosta personale. Per gli standard di una insensata e barbarica civiltà, sono stato piuttosto fortunato.

mercoledì 14 settembre 2011

Il Piano di rinascita democratica ormai realizzato.

About Tetsuo I - The Iron Man.

Io sono nato nel 1960. Sono cresciuto quindi in un clima di estrema dinamicità e attivismo. Nel dopoguerra Tokyo era ridotta a un cumulo di macerie. Una città devastata dal fuoco, in cui non c'era più nulla dei segni del passato. La sua ricostruzione è avvenuta per gradi: mentre si ergevano gli enormi edifici, io crescevo con loro. La ricostruzione in sè è stata effettuata dalla generazione dei miei genitori: forse per questo, fino all'età di trent'anni, mi sono sentito protetto dalla città, un po' come se fosse mia madre, una città sorella con cui, appunto, ero cresciuto. Avevo invece paura della campagna in cui vivevano i miei nonni, dove tutto era oscuro. Così ad ogni mio ritorno a Tokyo, mi risollevavo all'odore del gas dei tubi di scappamento. Sì, avevo paura della natura. Dopo i trent'anni però, ho cominciato a considerare Tokyo sotto una luce differente: un crocevia per gente giunta da ogni direzione, con nient'altro che cemento. Allora trascorrevo la maggior parte del tempo in casa: lavoravo per lo più con il fax o nei paraggi della mia abitazione e il mondo mi giungeva attraverso i notiziari tv o dai giornali. In pratica vivevo con la sola mente, quasi senza utilizzare il corpo. Di qui l'immagine della città che si restringe e al suo interno gli esseri umani, ormai inscatolati in stanze esigue, che operano solo attraverso i computers. Il cervello va ingigantendosi man mano che il corpo si riduce. Tetsuo nasce da questa immagine terribile: corpi ormai ridotti al solo cervello e una città sempre più forte. L'uomo si rende conto di dover lottare contro di essa, utilizzando il proprio corpo, e fa in modo che la carne si trasformi parzialmente in ferro, per affrontare ad armi pari il suo avversario, per <<sferrare un pugno alla città. Il messaggio è quindi di speranza: che la città venga distrutta non da guerre o da ordigni meccanici, ma dal corpo degli esseri umani>>.

Ho girato Tetsuo quando non avevo una lira. Quelli della TV mi avevano pagato un lavoro: 2.500.000 yen, più o meno trentacinque milioni di lire (circa 18000 euri). Con quei soldi ho comprato giusto una cinepresa a sedici millimetri - naturalmente la più economica - tre lampade e la pellicola. Poi ho convinto gli attori a lavorare gratis. Abbiamo girato, fatto tutto in gran fretta e mi son ritrovato con la pellicola, ma senza i soldi per lo sviluppo. Così il film è rimasto fermo per un po' finchè non ho avuto il coraggio di chiedere un anticipo sullo stipendio. Con l'aiuto della tv sono riuscito a pagare lo sviluppo. Gli effetti speciali e i trucchi di Tetsuo sono tutti artigianali. Per le scene con i mutanti andavamo a cercare tra i rifiuti dell'emittente televisiva. C'era una specie di discarica vicino al magazzino: lattice, scarti, tubi, metallo e lamiere. Raccoglievamo la spazzatura e l'appiccicavamo direttamente alla pelle degli attori con un potentissimo scotch bi-adesivo. Era un collante straordinario che non cedeva nemmeno con il sudore. L'unico problema era riuscire a staccarlo alla fine delle riprese: quando abbiamo finito di girare tutti sembravano sfigurati, avevano la pelle abrasa, macchiata e irritata dai collanti. Si erano trasformati in tanti mostri, dei veri e propri Tetsuo. Le scene oniriche, gli effetti speciali sono semplicemente girati a passo singolo, un fotogramma alla volta, che è il mezzo più economico e barbaro per riuscire a bluffare dignitosamente. D'altra parte a me non interessano gli effetti speciali, non voglio illudere nessuno. Il mio pubblico sa di assistere a una finzione, sa e vuole distinguere il sogno dalla realtà. La bravura del regista consiste proprio nel giocare sugli scarti tra finzione e realtà.

Mi piacciono i colori e tra questi il bianco e il nero. A livello contenutistico, sono quelli che a mio parere esprimono meglio il reale. Nel caso di Tetsuo li ho utilizzati senza alcun particolare significato, visto che, insieme al grigio, erano le tinte più facilmente espressive, quelle più vicine al mio tema. All'epoca pensavo anche a alcune opere del futurismo italiano da cui ero affascinato, immagini antiche per i nostri giorni, ma che tuttora trasmettono un senso unico di modernità.

Per me la musica è molto importante. Specialmente in Tetsuo I, volevo creare un film che desse al pubblico la sensazione di assistere a un concerto live. L'immagine e il suono sono allo stesso livello, a volte procedono insieme, a volte sono in conflitto. La musica non è mai sussidiaria all'immagine, e uso il sampling per evidenziare il nucleo concettuale del film. [...] Quando ho girato Tetsuo I avevo in mente gli Einstürzende Neubauten. Chu Ishikawa (autore della colonna sonora dei due Tetsuo, ndr) è un loro grande fan. I Ministry mi hanno influenzato molto per Tetsuo II, mi hanno fatto cambiare completamente la storia.



Shinya Tsukamoto

lunedì 29 agosto 2011

Pensieri dopo l´11 settembre (di quale anno però?)

Il paradosso del nostro tempo nella storia è che
abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse,
autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.

Spendiamo di più, ma abbiamo meno,
comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole,
più comodità, ma meno tempo.

Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso,
più conoscenza, ma meno giudizio,
più esperti, e ancor più problemi,
più medicine, ma meno benessere.

Beviamo troppo, fumiamo troppo,
spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco,
guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo,
facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi,
vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.

Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà,
ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco
e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere,
ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna,
ma non riusciamo ad attraversare la strada
per incontrare un nuovo vicino di casa.

Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.

Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito
l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i
pregiudizi.

Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per
produrre
più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.

Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta,
grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere
relazioni.

Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi,
case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e
getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei
corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto,
dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti.

E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina
e niente in magazzino.
Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa
lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste
considerazioni con altri, o di cancellarle.

Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perchè
non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno
che ti guarda dal basso in soggezione,
perchè quella piccola persona presto crescerà
e lascerà il tuo fianco.

Ricordati di dare un caloroso abbraccio
alla persona che ti sta a fianco,
perchè è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore
e non costa nulla.
Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto
pensalo.

Un bacio e un abbraccio possono curare ferite
che vengono dal profondo dell'anima.

Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti,
perchè un giorno quella persona non sarà più lì.

Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e
dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.

E RICORDA SEMPRE:
la vita non si misura da quanti respiri facciamo,
ma dai momenti che ci tolgono il respiro.

Ringrazio Rina Michela.

I greci avevano 4 parole per esprimere quello che noi racchiuddiamo tutto nella parola "Amore"

Filia, che noi traduciamo con Amicizia o Amore Filiale. Perchè ciò che provi per gli amici veri è un tipo di amore. E ciò che si prova per un figlio anche è Amore. Ma dire Amore è abuso di notazione a questo punto.

Eros, che è l'Amore Carnale. Radice delle parole come erotismo, noi l'abbiamo materializzato in sesso, e per intendere differenza diciamo "fare l'amore", ma si svuota di significato.

Caritas, che è l'amore per il prossimo. Noi diciamo fare la carità, ma non è quello. Carità è quando fai un piacere ad una persona solo perchè ti fa star bene. E' un gesto gratuito e disinteressato che nulla c'entra con la pietà.

Agape. E' l'amore spirituale. Questa traduzione l'abbiamo persa, diciamo solo Amore. Ma Agape è di più. E' la congiunzione di due anime. Quando ami qualcuno e non c'entra nulla col piacere o col sesso. Pura spiritualità.

Usiamo sempre meno parole, m spesso è meglio ricordare che ne esistono altre e fare le differenze tra un termine e l'altro. Se ci si vuole capire, bisogna usare l'intero vocabolario, altrimenti la parola che uso io è diversa da quella che usi tu, e finisce col non capirsi.

Paradossalmente, nella nostra epoca, dove i mezzi di comunicazione sono tantissimi, la comunicazione stessa è quasi nulla.

L'iterazione tra essere umani è sempre più rara e le parole sempre di meno.

venerdì 12 agosto 2011

Sex. Work. Death. (Part I)


In a deep deep sleep of the innocent I am born again,
from a great height, from a great height,
I live in a town where you can’t smell a thing,
we hope your rules and wisdom choke you,
one day I am going to grow wings,
I’ve given all I can, but we’re still on the payroll.
Will frequently check credit at
Moral
Bank
Hole in wall
It’s just business, cattle prods and the IMF
Fifteen blows to the back of your head,
Fifteen blows to your mind
This is my final fit,
my final bellyache with
no alarms and no surprises.
Pull me out of the aircrash,
pull me out of the lake
hey man...

slow down.
Idiot, slow down.
Amen, slow down.


Please, slow down.

mercoledì 13 aprile 2011

Aforismi (rubati) a caso.

~Alcuni lo ignorano..per questo lo cercano all'esterno..I più furbi..che sono i saggi..conoscono il segreto..e cercano solo l'Amore! Dove? Nella sua intima dimora: il Cuore!

~Non mi sono accadute che cose inaspettate. Molto avrebbe potuto essere diverso se io fossi stato diverso.
Ma tutto è stato come doveva essere; perchè tutto è avvenuto in quanto io sono come sono.
~Carl Gustav Jung~

~Non ci si conosce in base all'Io ma al Sè, a quel Sè straniero che è fondamentalmente nostro, che è lo stesso nostro ceppo da cui l'io è sorto.
~Carl Gustav Jung~

~Tutti cercano la sicurezza, e proprio per questo

Si lasciano sfuggire la vita.

Più sei sicuro, più sei morto! La vita è pericolo!

Dunque esiste un solo stile di vita:

vivi pericolosamente. Rischia sempre tutto: il prossimo istante

non è certo, perché preoccuparsene? Vivi pericolosamente e con gioia.

Vivi senza paura e senso di colpa. Vivi! ~Osho~

~ La felicità è la funzione della tua consapevolezza quando è risvegliata. L'infelicità è la funzione della tua consapevolezza quando è addormentata. l'incosapevolezza è il tuo specchio, oppresso dal peso immenso della polvere del passato. C'è felicità quando si riesce a eliminare il peso che si trova nello specchio, e d...i nuovo il tuo specchio potrà riflettere gli alberi e il sole, la sabbia il mare e le stelle. Quando torni ad essere innocente, quando hai nuovamente gli occhi di un bambino, in quella chiarezza tu sei felice... Osho

~ Ogni volta che cadi raccogli qualcosa.
(Oswald Avery)

~ Tutti dicono che il cervello sia l'organo più complesso del corpo umano,da medico potrei anche acconsentire.Ma come donna vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore, ancora oggi non si conoscono i suoi meccanismi. Nei ragionamenti del cervello c'è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni.
(Rita Levi Montalcini)


~La follia è l'antidoto alla noia e lo sciroppo della felicità~

~l'uomo non è da educare è da lasciar scorrere nella sua bellezza divina!!

sabato 2 aprile 2011

Sviamenti Di Materia Grigia.


Macchie contenute in un reticolato chiamato pavimento, 
un pavimento imbronciato e illuminato da una luce fioca e modesta, 
fantasmi in azione ma non visibili ad occhio nudo ma ormai la lente d'ingrandimento è rotta
dovrei farla aggiustare? Tutto è confuso, perennemente astratto, la notte è il mio giardino
un giardino di incubi sognati e sogni sconfitti ma mai mollati
l'orologio segna le 5.20 di un quasi acerbo sunrise, vorrei ascoltare un po' di MuseCa
ma ricordo le batterie ormai spirate, l'i-pod reputato oggetto futuristicamente obsoleto
la mente pensa se qualcuno leggerà mai questa nota, il cuore sussurra speranza
la stanza così vuota e così pregna di significati casuali e in qualche caso risibili
ma pur sempre significati, mi son accorto che il cuore batte e si abbatte oggi
ancora una volta camera in disordine, caotica ma mai anarchica che porta in una direzione
in una sola direzione, mistificazione dolente, cupidigia indolente, tutto così disilluso
parole vacue, horror vacui, nel vuoto tranciandosi a vicenda le mani, segni, incanti
farfalle ed uragani che aspetto con ansia o forse dovrei muovermi in prima persona
o anche in seconda fila accodarmi, spettri consumati da secoli di edifici abbandonati
mai abbandonati, clonazione, rinascita, ateismo, cloni su cloni non visibili
il cyberpunk assale la mia vorticosa spina dorsale, le budella si fanno spazio
tutto è così stretto, 192 centimetri inutili certe volte, testate in tram
ma non siamo a Milan, ipocrisia repressa, ricordi morti suggeriscono i nodi scorsoi
denti caparbi, carisma fluttuante, speranza nera, allucinazione bianca
capacità latenti, abilità impenitenti, esami ricorrenti, testate in un muro mai rotto
muri tra l'altro imbrattati, sfavillanti, artisticamente impopolari, lenzuola vivaci
così vivaci da stralunare l'armonia, vivaci per l'attesa di ricoprire essere di pelle
pelle e ossa cadaveriche ostentano buchi neri colmi di fasci di luci rossi, blu e verdi
quiete improvvisa, sbronza stremata, saracinesca abbassata e fracassata
è quasi mane, è tempo di sudarsi il dì senza faticare l'anima.


Allerazzam Oivlis,
Poetucolo Fraudolento

martedì 29 marzo 2011

Chiusura della pagina FB "Sopprimere la deleteria ignoranza e vuotezza del berlusconismo" del 29 Luglio 2010.

Nel ringraziare davvero tutti per le adesioni (ed anche per la recente solidarietà morale in ragione di un mio sfogo personale)...
Berlusconi c'è ed ormai è un elemento di cui difficilmente l'Italia potrà fare a meno...anche quando non ci sarà più fisicamente...ci sarà ancora.
In fondo non è nemmeno colpa sua di esserci......ha trovato lo spazio giusto ed il terreno fertile e ci si è astutamente infilato.
Sono arrivato a credere che anche la rete non serva a nulla...solo parole che lasciano tutto invariato e destìno ormai completa indifferenza anche nella parte avversa.
Tutti insieme abbiamo provato a smuovere un pò gli animi, i cervelli...ma in fondo all'Italietta va bene così ed andrà ancora bene in futuro.
Una volta mi hanno chiuso questa pagina per qualcosa che non mi è ancora chiaro...questa volta, tra poco, lo farò io poichè credo che la rete abbia esaurito completamente il suo potenziale di spinta. Il popolo viola e mi dispiace affermarlo ha clamorosamente fallito il suo intento ed ormai è addirittura deriso e screditato dall'opinione pubblica. E' stato davvero triste prenderne atto.
Sono stato dell'idea, fin dal principio di questo ventennio di regime devastante, che sarebbe stato, qualora qualcuno non fosse riuscito a fermarlo...una sciagura.
Oggi a distanza di quasi vent'anni, tutto è come avevo previsto e sono finito anche io nella rete della devastazione, come era del resto prevedibile.
Forse ho una fortuna in più rispetto ad altri che è quella di avere un paese estero vicino...anche se grazie al devastatore ormai non ci vogliono più nemmeno lì (per la storia di Gheddafi, e lo scudo fiscale).
Resta ancora una minoranza di coscienze ed intelligenze che possono fare ancora qualcosa...ma solo per loro stessi e non per questa Italietta che ormai non ha più niente da dire e da insegnare se non in ambito di degrado e corruzione. Auguro a loro di farlo davvero almeno per loro stessi.
Lascio questo post per qualche giorno perchè ognuno degli iscritti possa leggerlo ed eventualmente commentarlo...dopodichè ringraziando tutti voi (quasi 13.000!!!) di cuore vi saluto tutti nella speranza che almeno nel vostro animo siate riusciti a sopprimere questa deleteria ignoranza e vuotezza che ci affligge da molti anni.
Un saluto a tutti e buona fortuna.

Contro ignoranza. Claudio

domenica 20 marzo 2011

Vanity Fair?

Radiohead: The King Of Limbs (autoproduzione)


Come più o meno il cinquanta per cento della popolazione mondiale in fibrillazione per le ventiquattro ore d’anticipo con cui gli si è dato in pasto The King Of Limbs, come se già non fosse stata sufficiente la fibrillazione causata dalle Cinque Giornate d’Anticipo con cui veniva comunicato al mondo la diffusione di un nuovo disco di uno dei gruppi più importanti di tutta la sfera ontologica della musica pop contemporanea (ma non così fibrillante, dopotutto, che questa storia dell’essere sempre presente e coinvolto nel Qui & Ora fenomenico in cui si verificano le occorrenze pop-culturali, questa smania di essere sempre hyper-aggiornati e di avere sempre qualcosa da dire nell’immediatissimo futuro [diciamo tre minuti dopo] successivo alla comparsa di una News Bomba nel feed reader – queste fisime del giornalismo musicale 2.0 mi hanno già stancato, per farla semplice) – come un casino di altre persone sparse in giro per il mondo, dicevo, ho dato il primo ascolto a The King Of Limbs mentre ero ancora a lavoro. Cosa comporta un primo ascolto siffatto: distrazione, innanzitutto, mancata immersione totale, altri cazzi a cui prestare attenzione, idioti che fanno squillare il telefono del mio ufficio evidentemente ignari del fatto che i Radiohead hanno prima annunciato l’uscita di un disco con cinque giorni d’anticipo e poi hanno anticipato questa uscita di un giorno, mettendo in discussione un ordine mondiale già compromesso da Sanremo 2011. Ho fatto un primo ascolto molto superficiale di tutto The King Of Limbs, insomma. Nel frattempo, “Radiohead” diventava trending topic su Twitter, e a migliaia – pensando di svelare un arcano che possedevano solo loro, e ognuno per sé – pubblicavano sulle proprie bacheche facebook il video di Lotus Flower. Quindi mi imbattevo nei primi commenti a caldo dell’infosfera tutta, fra recensioni istantanee e impressioni twittate da ogni dove. Mi soffermavo con piacere sulle stroncature, mi facevano ridere certi commenti del tipo “non sono nemmeno canzoni”, come se la “canzone” fosse l’Unità Minima, come se Pyramid Song (su Amnesiac, primi Anni Zero cosiddetti) fosse una canzone, come se non fosse successo nulla negli ultimi quarant’anni. Come se i Radiohead dovessero ancora fare delle canzoni, andare a Sanremo, venire eliminati la prima sera ma portare comunque a casa il premio della critica e un CD di Apicella con dentro delle banconote da cinquecento euro.
Ultimavo l’ascolto e mi restava solo un’impressione – un’impressione di luce.
Il giorno dopo mi metto in strada e accendo il lettore. Vado nella luce, sotto un sole particolarmente bello e netto. Ascolto con attenzione, stavolta, non ho rotture di palle nelle immediate vicinanze, penso che un ascolto approfondito sia qualcosa di molto vicino a questo. E confermo l’idea di luce di tutto il disco: c’è una luminosità diffusa in ogni pezzo, e proviene da qualcosa di apparentemente ignoto, è la risultanza di arrangiamenti, armonie archetipiche per i Radiohead (quella roba che potrebbe essere una quinta diminuita o una settima dominante con scappellamento sul bemolle, il territorio di confine fra pop rock avant e jazz e tutto quello che vi pare), reverberi a strascico sulla voce di Thom Yorke, ritmi quadrati ma non per questo immediati né tanto meno semplici. E di fatto non si tratta di canzoni, o meglio: è un formato imprendibile, sono non-canzoni fatte di non-strofe e non-ritornelli, prive di momenti solisti in senso rocker-purista. Peròsono canzoni, e ammesso che si possa aprire una discussione interiore, senza sentirsi stupidi, sull’essere o meno canzoni di certi pezzi se ne concluderà che interrogarsi su robe del genere è del tutto inutile. C’è una qualità ambientale in tutto il disco che non riesco a decifrare con esattezza. Sono continue le sovrapposizioni delle varie chitarre con i synth e le sezioni ritmiche. A questo proposito: l’elettronica è usata con parsimonia e in maniera molto organica rispetto a tutto il tessuto sonoro, è una componente basilare di molte composizioni, e pur non potendo affatto parlare di elettroacustica dobbiamo ad ogni buon conto notare che l’elettronica viene suonata come se fosse un altro strumento acustico, ce n’è di più che su In Rainbows ma non è in bella vista. Un’altra componente che esce con più forza rispetto alle incarnazioni Radiohead finora conosciute è sicuramente un’attitudine più totale verso costruzioni poliritmiche che si riflettono in umori percussivi a un passo da tropicalismi e mariachismi vari: se vi sembra che la sto sparando grossa ascoltatevi subito Little By Little, e poi ne riparliamo. E c’è Feral, l’episodio più trattato, che sembra una cover dei Mahjongg, o il pezzo perfetto per essere coverizzato dai Mahjongg: fate un po’ voi.
Sto cercando di analizzare l’ultimo disco dei Radiohead, ma mi rendo conto che è solo eccesso di zelo. Ribadisco una conclusione tutta personale che spero possiate condividere: per gruppi come i Radiohead non valgono più le coordinate di Bello/Brutto, Buono/Non Buono con cui potremmo sperare di comprendere altre realtà. Il loro percorso nella musica, la loro strada finora segnata all’interno della massa di significati del rock (usiamo ancora questo termine per semplificare, e parecchio) li ha portati all’elaborazione di un linguaggio totalmente autentico, personalissimo, riconoscibile, originale. Un canone. Giunti al loro n-esimo disco, il riconoscimento di questa originalità – da parte mia, e da parte vostra se siete d’accordo con me – il riconoscimento epistemico di questa originalità, dicevo, supera e rende inutilizzabile la valutazione estetica della Cosa. Cioè: non vale a un bel niente dire se questo disco sia bello o brutto. È una questione logica, alla fin fine. The King Of Limbs è un disco dei Radiohead: l’ultimo disco dei Radiohead è un disco dei Radiohead, e se vi sembra che stia delirando probabilmente avete ragione. Ma non venite a dirmi che avete bisogno di una sottospecie di recensione per capire se un disco vi piace o meno. Ci sono momenti davvero validi (la maggior parte) ed episodi più sterili (pochi, forse solo Give Up The Ghost), questo posso dirlo. E c’è tanta luce. Ma lo si capirà meglio fra alcuni anni, in quanto ad essere complessivamente buono o non buono, alla faccia del 2.0. Provate a riascoltare Kid A adesso, per dire.
E insomma: già l’idea di sfuggire all’immediatezza di questi tempi turbati dal turboconsumo, e la capacità intrinseca di prorogare un giudizio che invece si vorrebbe bell’e pronto per stare sempre sul pezzo, già questo la dice lunga sulla qualità della musica. Poi si potrebbe anche concordare con Everett True quando dice che i Radiohead non hanno più idee, ma non capisco la necessità di avere nuove idee se quelle vecchie sono ancora complesse e in continua elaborazione. Questo non è più rock, i Radiohead non sono più rock da Kid A in avanti. È un problema? NO. Mettetevelo in testa.
Tutto qui.

Giampiero Cordisco