lunedì 16 aprile 2012

The Clash #99


"dei clash sono essenziali i testi, avevano capito già tutto... come funziona la società moderna, i meccanismi con cui viene sfruttata la solitudine e la debolezza per fare soldi, l'invenzione di mode che ci rendono ciechi, mentre qualcuno si arricchisce approfittandosi della nostra stupida cecità. e parlano di poveri, di disperati, dei sobborghi...


la denuncia alla televisione che lobotomizza...
il razzismo che cresce per paura...
Personalmente rimasi colpito da un articolo di Lester Bangs ( che non ho mai considerato un grande recensore, ma un ottimo "Musicologo applicato nella sociologia" ) di come parlasse di loro come la speranza in ambito musicale non solo nel punk, ma nel concetto stesso di artista che sa scegliere, interpretare il mondo che cambia e non adagiarsi. Non per nulla si sciolsero anche al momento giusto...




Londra chiama le città lontane
Londra chiama il mondo sommerso
fuori dal guscio, tutti voi ragazzi e ragazze
Londra chiama, adesso non badate a noi
la beatlemania fasulla ha morso la polvere
Londra chiama la zona d'imitazione
scordatene fratello e fallo da solo
Londra chiama, guardate non siamo schizzati
tranne quello con gli occhi giallastri
Londra chiama, si c'ero anch'io
Londra chiama mentre arriva l'ora decisiva"

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